venerdì 11 febbraio 2011

Il ghiaccio nel cuore (prima parte)


Il giornale locale sotto la sezione “sport” riporta un trafiletto di poche righe sull’avvenimento di cinque giorni prima. Arianna sfoglia riluttante l’esile quotidiano; nota una fotografia in bianco e nero, sgranata, che ritrae lei e Marco, sorridenti, fra le mani una medaglia e un bouquet di fiori. L’ultimo piazzamento da podio prima del loro rovinoso esordio al Grand Prix.

-Ben tornati in diretta con Mosca. E’ ora il momento della speranza italiana per il pattinaggio artistico. Loro si sono qualificati quinti al campionato del mondo nel 2000, vincitori del campionato nazionale dal 1999. Parliamo, ovviamente, di Arianna Piccoli e Marco Luzzara. Rispettivamente 23 e 25 anni. Sono al massimo della forma fisica, due giorni fa hanno sbaragliato gli avversari col loro incredibile programma corto, oggi devono ripetere la magia sulle note della musica per pianoforte di Mozart. Li vediamo scendere sul ghiaccio in questo momento. Si guardano a lungo, mano nella mano, prima di assumere la posizione. Ricordiamo ai telespettatori che ai pattinatori sono concessi due minuti per prendere confidenza col ghiaccio e per andare ad assumere la posizione iniziale della loro esibizione.
-Hai detto bene Mario! Questo momento è fondamentale per la buona riuscita dell’esercizio. Ecco guardate, proprio ora li vediamo muoversi verso il centro della pista. Arianna e Marco, si sono parlati a sguardi. L’ultimo respiro e fra quattro minuti sapremo se l’Italia porterà a casa questa soddisfazione internazionale nel pattinaggio artistico di coppia.

Sulle prime note della musica Arianna preme il tasto avanti veloce del videoregistratore. Vede se stessa e Marco scivolare a una velocità irreale sul ghiaccio e nota come i gesti alla doppia velocità sembrino tutto sommato semplici.
L’esercizio corre in avanti verso l’ultimo sollevamento, uno star lift tutto sommato non eccessivamente impegnativo considerando il grado di difficoltà delle atre figure. Arianna preme play. Marco la solleva con una sola mano sul fianco, lei fluttua sulla sua testa del partner ad un’altezza quasi tre metri. Due rotazioni in un senso e poi il cambio di filo e la rotazione avrebbe dovuto interrompersi per poi riprendere in senso opposto. Arianna vede mentalmente l’esercizio come avrebbe dovuto continuare, ma quello che le scorre davanti in tv è tutt’altro.
La caviglia destra di Marco si gira in modo innaturale, lui perde l’equilibrio e in un millesimo di secondo il ghiaccio lo attira inesorabile verso di sé. Lei è sospesa nel vuoto, e se si facesse il ferma immagine in quel momento non sembrerebbe cadere tanto trapela sicurezza nella posizione fiera. Arianna preme stop. Sa bene come è andata a finire… Ne parlano ancora i giornali e le tv russe non hanno altri argomenti.


Continua...

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