giovedì 4 febbraio 2010

Il suono del ghiaccio (V parte)

IV. Per mano
-Se vai avanti così ti iscrivo alle prossime Olimpiadi!
Scherza Lisa accostandogli alla mano una bottiglietta di acqua con sali minerali.
-Oh no, l’atleta sei tu Lisa, io mi limito a seguire le tue gesta.
-Ti ho visto sai, durante gli allenamenti. Tu ci sei sempre, e ho notato che te ne vai presto, prima che entrino in pista gli altri.
Il viso di Lisa si è fatto serio, è da un po’ che vuole chiedere la ragione di un comportamento tanto strano.
-Vengo per ascoltare te. Adesso non ti montare la testa ma credo tu sia la migliore.
Le sussurra il ragazzo all’orecchio.
-So che la mia opinione vale quello che vale perché ovviamente non ti ho mai vista, ma ti ho sentita. Ho ascoltato il suono che fai quando balli sul ghiaccio e nessuno mi emoziona quanto te.
Lisa è senza parole, lo guarda e si maledice per non avere capacità di reazione. In quel momento la porta dello spogliatoio si apre di colpo e si riversa all’interno tutto il rumoroso seguito degli allievi di Katia.

-Come è andata?
Katia si avvicina al fratello posandogli una mano sulla spalla. Lui è seduto al pianoforte e da ore ripete un passaggio dell’arrangiamento che sta componendo. I tasti si abbassano fluidi sotto la pressione delle sue dita lunghe e pallide. Le note gocciolano come l’acqua e rimbalzano come palline di gomma.
-Grandioso! Non ho mai avuto un male alle gambe lontanamente paragonabile a questo.
Alza di pochi centimetri una gamba e una smorfia di dolore compare sul suo viso. La sorella sorride.
-E’ normale, pattinando hai usato muscoli che in genere non usi. Però non è a questo che mi riferisco.
-Lisa è fantastica.
Trilla una melodia usando solo le note alte del piano, gli fanno pensare al brio della ragazza.
-Ci vediamo anche oggi.
-Dovresti farle sentire la musica che stai componendo per lei.
-Per quella è ancora presto.
Katia ammira la sicurezza ostentata dal fratello, vorrebbe averne lei la metà. Era la determinazione dettata da anni di speranze inutili, dalle operazioni che aveva subito senza successo, dalla consapevolezza che vedere non è cosa che dipenda dalle sue forze, ma tutto il resto sì.

Continua...

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